Nel 1984 quando ero appena ragazzina uscì al cinema un film che cambiò il corso della mia vita. Nonostante avessi solo 14 anni riuscii a percepire dietro ad una favola raccontata attraverso una pellicola, il suo significato vero e più profondo, così forte e potente, da riuscire cambiare la realtà circostante che qualcuno voleva farci vedere.
Tratto dal romanzo di Michel Ende
Il caos che genera il vuoto e che assorbe quasi totalmente il reame fino a soccombere. La storia narra che un ragazzino di New York mentre legge questo libro avventuroso, si accorge suo malgrado e prende consapevolezza di ciò che sta accedendo, ovvero quanto sia divenuto un personaggio protagonista del racconto stesso e quanto sia determinante il suo apporto ai fini della salvezza.
Fu
definita a suo tempo opera dall’effetto placebo, riuscì cioè a
“guarire” le ferite di quei giovani dell’epoca spaventati dalla
precarietà del loro futuro. L’autore dichiarò essere: “la
storia di un giovane che, in una notte di crisi esistenziale, perde
il suo mondo interiore. Deve quindi saltare nel Nulla; solo trovando
il coraggio
di saltare nella profondità del vuoto, risveglia le forze creative
più personali per costruire una nuova Fantàsia, ovvero un nuovo
universo di valori”.
Per arrivare ad ottenere questo, il
ragazzo dovrà superare delle prove: combattere contro draghi alati,
cavalieri agguerriti, ma la prova più difficile è quella di reggere
il confronto del proprio Spirito, leggendolo attraverso gli occhi,
nella purezza ed innocenza interiore, attraverso lo specchio, assente
da corruzione.
Proprio come Gesù diceva “restate puri di Spirito, solo così sarà vostro il regno dei Cieli”!
Vi dice qualcosa tutto questo? Trovate oggi delle analogie? Delle attinenze alla vita reale?
Anche nella favola della “Bella Addormentata nel Bosco” si parla di una principessa, Aurora, addormentata come morta, insieme a tutto il suo regno da centinaia se non migliaia di anni, che aspetta il bacio del Principe Azzurro; un salvatore che attraverso un semplice gesto di Amore, di pìetas, risveglia colei che appariva morta insieme a tutti gli abitanti del reame.
Ancora,
la favola di “Pinocchio” la vera iniziazione con tanto di
trasformazione e processo alchemico del burattino di legno, quindi
ancora addormentato, apparentemente morto, all’elevazione a bambino
in carne ed ossa ed al suo passaggio ad essere umano.
Come sempre ci sono prove difficili da superare e l’aiuto dell’Amore, rappresentato dalla “fata Turchina” sempre dello stesso colore azzurro del Principe, che lo guida al cambiamento; la determinazione e l’assertività del burattino di legno nel voler diventare bambino, umano, nonostante alcuni scivoloni lungo il cammino, lo portano a raggiungere il suo desiderio.
Anche Gesù diceva “se sarete bravi, ma bravi veramente al massimo salverete voi stessi”! o altre affermazioni del tipo “lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”.
Senza un risveglio dello Spirito quindi, supportato dalla coscienza, che avviene per mano della pìetas, dell’Amore di qualcuno o di qualcosa, non si innesca il processo di trasformazione; ma poi ciascuno deve salvare sè stesso. Cosa significa?
Significa
che da alcuni anni qualcuno che porta in sé un atto di Amore di
Pìetas, sta aiutando l’intera umanità rappresentata da Pinocchio
e da Aurora insieme al suo reame, a ridestarsi da un torpore, da un
sonno quasi morente, che pian piano ci sta mostrando quanto fossimo
stati addormentati ed ipnotizzati attraverso false notizie e
credenze, divulgate da una coalizione di sistemi, a cui NOI come
collettività abbiamo concesso il permesso di manipolarci: sistemi
politici, lavorativi, economici, sanitari, artistici, scolastici,
capeggiati dall’informazione dei mainstream media , veri e propri
influencers in ogni campo e settore della nostra esistenza; notizie
totalmente contraffatte rispetto ai veri accadimenti su questo
piano!
Ora una parte di questa umanità si è svegliata e con i suoi strumenti, sta tentando di risvegliare quella parte che ancora sonnecchia e a tratti dorme profondamente. A volte si cade in errori. Io stessa sono caduta in errore, nel tentativo, se volete anche divertente di interpretare, o anticipare o risolvere messaggi codificati, che talvolta non si sono avverati secondo la nostra interpretazione; lasciandoci un leggero senso di frustrazione e delusione. Queste non sono sconfitte, sono test, prove che ci rendono più forti e ci insegnano a correggere gli errori e a migliorarci! Cosa dovrebbe fare un vero scienziato, di fronte a un fallimento? Gioire oppure colpevolizzarsi? Dovrebbe gioire poiché il vero scienziato sa bene che ogni errore lo sta avvicinando sempre di più al risultato ottimale della ricerca!
Lucio Dalla in quanto massone nella canzone “l’anno che verrà” (canzone che vi esorto a riascoltare) già raccontava molte cose. Lui cantando diceva: “Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno, anche i muti potranno parlare mentre i sordi già lo fanno”!
Vedete
oggi come tutti noi siamo stati censurati, mentre chi si esprime in
malafede o per cieca fede, è libero di essere ascoltato.
E
ora vediamo il personaggio di Trump e chi dietro di lui dirige
l’orchestra. Negli scorsi 4 anni ha fatto il possibile per
indirizzarci a comprendere quanto l’essere umano fosse lentamente
manipolato e caduto in miseria, fino a toccare il fondo della
schiavitù senza apparenti catene!
Amici vi esorto solo a non scoraggiarvi, l’apocalisse sta arrivando e porterà con sé la tempesta! Il grano verrà separato dalla pula, inevitabilmente, e concludo citando un passo di Matteo (25,13) “vegliate dunque perchè non sapete né il giorno né l’ora”
Ovvero la fine del Mondo dominato dall’oscurità, cioè dal Nulla di Fantàsia! Siate forti e coraggiosi ed al momento opportuno sappiate agire, ciascuno con le proprie consapevolezze, i propri mezzi ed i propri strumenti. Non separate mai la spiritualità dalla materia perché non è scissa, mentre la battaglia più importante ora è dentro le vostre teste ed nei vostri cuori.
Non arrendetevi, come non lo fece Noè mentre costruiva la sua arca. Anche a lui probabilmente allora diedero del complottista e negazionista, stolto e terrapiattista, ma riuscì a sopravvivere.
Da ricerche sociologiche è ormai chiaro che non vive, non sopravvive necessariamente il più intelligente o il più acculturato, bensì colui che sa adattarsi più velocemente ai cambiamenti con lucido spirito di intraprendenza e forte elasticità mentale.
Gesù
uscito dal Tempio; edificio bello ed imponente disse ai suoi apostoli
“vedete tutte queste cose? in verità vi dico, non resterà qui
pietra su pietra che non venga diroccata”, salito poi sul monte
degli ulivi iniziò a parlare della distruzione della città e della
fine del mondo. I discepoli domandarono “come avverrà la fine del
mondo? E quando arriverà?” la risposta di Gesù fu limpida, poiché
essa coincide con la sua venuta: “vegliate dunque, perché non
sapete né il giorno né l’ora”!
Avremo dunque la lampada accesa come vergini prudenti che attendono lo sposo? Ovvero saremo nell’amore e nella presenza tale da essere fermi e pronti al cambiamento quando arriverà?!
Ho deciso quindi di
rivedere quel film nella speranza di cogliere qualcosa di utile, così
in effetti è stato, poichè in modo cristallino il messaggio è di
tenere alta la speranza poiché essa è una scintilla, una fiammella
che brucia la PAURA e quando c’è speranza, non c’è resa e
frustrazione, ma al contrario c’è determinazione a combattere per
la libertà e per la salvezza!
Capite
ora che la battaglia di Trump a cui sto dedicando moltissima
attenzione non può essere collocata in una competizione di tipo
politico tra destra e sinistra, tra belli e brutti, tra alti e bassi
…bensì è la battaglia finale tra il bene ed il male!
E ricordate in questa battaglia….tutte le strade portano a Roma!
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